Un caso che sta scuotendo da fondo il mondo del calcio, per l’ennesima volta, con quanto merso che potrebbe essere solo la punta dell’iceberg prevenendo quindi altri risvolti. Non è la prima volta che il mondo del calcio si lega a doppio filo con il tema delle scommesse non legali, con riferimento quindi ai calciatori che puntano sulle partite delle quali sono protagonisti.
C’è una norma a livello di Federazione Italiana che stabilisce come “l’ordinamento federale proibisce categoricamente ai giocatori e agli affiliati in generale di impegnarsi in qualsiasi forma di puntata con l’intento di guadagnare. Ciò è finalizzato a garantire un regolare svolgimento delle competizioni e dei campionati”.
In sostanza ai calciatori è fatto divieto di puntare a livello di scommesse sullo sport che praticano: è possibile altresì che questa opportunità si possa avere qualora le scommesse coinvolgano discipline sportive diverse dal calcio.
La norma italiana a livello di scommesse: quanto è lecito?
Il tutto quindi riguarda esclusivamente il mondo dei calciatori: ma il tema delle scommesse nel calcio si lega anche a quello che riguarda le scommesse a livello generalista. In conformità con il Codice Penale, la puntata costituisce un impegno finanziario o di risorse diverse per chi anticipa accuratamente un evento futuro, il cui esito permane comunque incerto fino alla fine.
La scommessa viene considerata un atto ludico basato sull’aleatorietà, cioè l’imprevedibilità, quando la vittoria o la sconfitta dipendono da fattori di fortuna. Questo vale anche per il risultato delle partite di calcio.
Le puntate sono sempre vietate in Italia. Dal punto di vista tecnico, il gioco d’azzardo e le puntate non sono automaticamente vietati nel nostro Paese, a condizione che ci sia l’approvazione dello Stato. In particolare, sono legali quando:
- Sono amministrate dall’Ente delle Dogane e dei Monopoli (conosciuto anche come AAMS, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato).
- Sono condotte da soggetti privati autorizzati dallo Stato.
In sostanza ci sono portali che sono autorizzati dall’AAMS, Agenzia delle Accise delle Dogane e dei Monopoli o ADM, l’autorità di regolamentazione del gioco pubblico. Quando si scommette sui portali si deve quindi controllare sempre che l’operatore sia regolamentato in Italia; è altresì del tutto lecito consultare siti e portali informativi, che offrono quindi indicazioni a livello di news o sulle quote scommesse Serie A in termini informativi. I cosiddetti comparatori di quote.
Cos’è la Ludopatia
Parlando di quanto sta accadendo c’è un altro termine che deve essere preso in considerazione: ludopatia, visto che alcuni dei soggetti implicati sembrano essere legati a questa problematica. Con il termine ludopatia si fa riferimento alla dipendenza patologica dal gioco d’azzardo; un nuovo concetto che è entrato nei LEA, ovvero livelli essenziali di assistenza, le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
In sostanza un ludopatico è una persona che gioca non per piacere ma per una vera e propria dipendenza psicologica. Quindi un qualcosa che deve essere combattuto con un approccio medico seguendo un giusto percorso.